"SPIRIT OF '69" di George Marshall

Prezzo:

22,00

Esaurito

La bibbia skinhead

«Esistono tre generi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le bugie sugli skinhead»

A tanti anni dalla prima edizione, andata in stampa nel 1991, e dalla riedizione del 1994, Spirit of ’69 – A Skinhead Bible continua a essere il testo più esauriente e attendibile sulla storia della sottocultura skinhead, considerata in tutte le sue incarnazioni stilistiche, musicali e politiche.

Redatto da un protagonista della scena, in grado di affrontare l’argomento in modo obbiettivo e documentato, Spirit of ’69 rievoca la storia skinhead a partire dalla sua emersione dall’ala dura del modernismo, nella seconda metà degli anni ’60, passando per le contaminazioni di matrice ska, reggae e soul e, nel corso degli anni ’70, per la politicizzazione – sia a destra che, per riflesso, a sinistra – di alcuni suoi ambiti, che poi proseguì negli anni ’80 con la scena white power da un lato, e quella più tradizionalista, e talvolta apertamente di sinistra, dall’altro.

Qualsiasi opinione si abbia del libro – che è stato criticato da alcuni, e adottato come una vera e propria “Bibbia” da altri – è difficile mettere in discussione la sua rilevanza, tanto che negli anni è stato tradotto in francese, portoghese, polacco, tedesco e ora, finalmente, anche in italiano.

Edizione italiana a cura di Flavio Frezza

Spedizione in Italia: 7,50€

Categoria:

Descrizione

«Esistono tre generi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le bugie sugli skinhead»

A tanti anni dalla prima edizione, andata in stampa nel 1991, e dalla riedizione del 1994, Spirit of ’69 – A Skinhead Bible continua a essere il testo più esauriente e attendibile sulla storia della sottocultura skinhead, considerata in tutte le sue incarnazioni stilistiche, musicali e politiche.

Redatto da un protagonista della scena, in grado di affrontare l’argomento in modo obbiettivo e documentato, Spirit of ’69 rievoca la storia skinhead a partire dalla sua emersione dall’ala dura del modernismo, nella seconda metà degli anni ’60, passando per le contaminazioni di matrice ska, reggae e soul e, nel corso degli anni ’70, per la politicizzazione – sia a destra che, per riflesso, a sinistra – di alcuni suoi ambiti, che poi proseguì negli anni ’80 con la scena white power da un lato, e quella più tradizionalista, e talvolta apertamente di sinistra, dall’altro.

Qualsiasi opinione si abbia del libro – che è stato criticato da alcuni, e adottato come una vera e propria “Bibbia” da altri – è difficile mettere in discussione la sua rilevanza, tanto che negli anni è stato tradotto in francese, portoghese, polacco, tedesco e ora, finalmente, anche in italiano.

Edizione italiana a cura di Flavio Frezza