"IL FASCISMO A BOLOGNA - Storia delle camicie nere all'ombra delle Due Torri (1919-1945)" di Ivan Spada

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Il fascismo nasce dopo la Grande Guerra in un quadro generale di brutalizzazione della lotta politica e di irruzione violenta dei movimenti di massa nella storia. Bologna diventa il caso esemplare del modello fascista che, in una manciata di anni, si afferma sulla scia di una formidabile offensiva antioperaia, in difesa degli interessi degli agrari e dei ricchi borghesi.

Questo libro, a partire dal contesto in cui nasce il Fascio di Combattimento di Bologna, ripercorre le fulminanti carriere dei principali squadristi emiliano-romagnoli – Leandro Arpinati, Dino Grandi, Augusto Regazzi, Gino Baroncini… – all’interno di un gruppo di potere capace di avviluppare l’intero apparato economico e istituzionale.

Con la Liberazione si riuscirà solo in parte a riscattare la città dalla presenza fascista perché, come spiega Ivan Spada: «Rimane solo il dato oggettivo della socializzazione delle perdite, non solo economiche, che è stato il frutto dei circa due decenni di governo fascista di Bologna.
A partire dalle logiche clientelari e nepotistiche per la formazione della classe dirigente cittadina e per la gestione degli appalti pubblici, fino al collaborazionismo criminale con le truppe di occupazione naziste».

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